venerdì 23 ottobre 2009

FEARS (2009)

FEARS nasce dal pensiero della paura del buio. Il timore di presenze non conosciute, di ombre, di mistero non visibile, ha sempre creato in me repulsione e attrazione. Ho creato una sorta di claustrofobia e così esorcizzo una possibile espulsione per proteggermi da fantasmi come la nascita, la parentela, il lavoro, la morte…
L’atto dello strappare, tagliare, seguire contorni, incollare, accostare, ha a che fare col nervo, con la volontà di voler ricomporre, aggiustare dopo aver rotto.
I collage sono doppi, due volte tanto, composti di due parti della medesima specie, di due qualità, in due sensi, quindi anche finti, simulati. L’inferno teme tutto ciò che è ambiguo, e celato. Il buio nasconde, cela e rivela poi paure.
Il collage doppio esige una narrativa, una sorta di continuazione che racconta, un atto descritto che faccia guardare dietro. Narrazione tra collage e collage, e tra fronte e retro. Raccontare per prendere la giusta distanza.
I 14 collage doppi di misura 24x29 cm. sono ancorati alla griglia (rete per catturare, per tendere un tranello) tramite filo spinato. Sono come sospesi. Sospensione che crea ansia di risolutezza e comprensione. I collage sono come rebus, richiedono la ricerca e la soluzione. Una ricerca intima e segreta per sollevare paure di bambina. Posizionati in sequenza, i collage vanno a formare un lungo ‘effetto domino’: una paura crea un’altra paura, se non risolta. Esorcizzo le mie paure d’infanzia con frammenti che hanno rimandi.


ARS CAPTIVA HORROR VACUI HORROR PLENI
21 APRILE - 03 MAGGIO 2009
EX CARCERI LE NUOVE
TORINO
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